Philosophy


Qui ogni spazio è una melodia visiva, il mare sussurra le sue liriche e il design diventa emozione.


Un'ode alla fusione artistica, dove la natura si mescola con la contemporaneità in un abbraccio perfetto.

L’idea è stata quella di creare un rifugio armonioso, dove il mare diventa il palcoscenico di un'architettura senza tempo.

Un intonaco che danza con la luce, trasformando le superfici in opere d'arte mutevoli. In ogni graffio e crepa, si nasconde l'essenza di una bellezza imperfetta e autentica. L'intonaco a cocciopesto, un patrimonio di tradizione e maestria, che rivela il fascino eterno delle nostre pareti.

Ogni progetto deve partire da una storia. E per una casa la storia è la concatenazione semplice di desideri.

È la sinergia tra memoria e creazione a rendere gli ambienti vibranti, a donare alla pietra quella stessa energia vitale che è possibile trovare tra le pagine di un libro o tra le pennellate di un dipinto.

Occorre tanta attenzione per avere un’architettura che dialoghi felicemente con te, per trasformare uno storico scrigno in un palcoscenico di vita contemporanea.

Nelle abitazioni ogni oggetto è una nota biografica, lo spunto per raccontare una storia collettiva.

La natura in questo contesto non è soltanto una cornice, ma una componente edile immateriale.

Delle antiche rocce affioranti mi incuriosisce la vita che hanno visto passare e che in parte trattengono ancora.

Quando si avvia un progetto di ripristino, le abitazioni sono come fossili delle vite precedenti. Bisogna maneggiarle e custodirle con cura, affinché ci regalino emozioni nel tempo.

L’architetto si deve approcciare alla casa con la stessa delicatezza della natura, proprio come un abito su misura. Aggiungendo qualcosa che prima mancava.

La tavola è luogo di riconoscimento e ospitalità, un’esperienza di scambio.
È la strada più breve tra il cuore di due persone.

Il costante bilanciamento fra epoche, stili e colori definisce lo spirito del luogo. Il fil rouge è il contrasto tra storicità e contemporaneità

Esistono luoghi in cui ogni porta si apre alla meraviglia, quell'emozione spirituale ed estetica che riscalda il cuore di chi sa ancora stupirsi.

Il vetro è un materiale meravigliosamente ambivalente, che svela il segreto e, al contempo, lo protegge.

I miei progetti nascono in simbiosi con il territorio che li ospita, operando attraverso un approccio vernacolare che celebra le caratteristiche esistenti del sito.

Contemporaneità e nostalgia, con una vena essenziale e adorabilmente poetica.

Che cosa resta di un edificio lasciato nudo di ogni ornamento? Resta l’anima. Ed è da quella straordinaria essenza architettonica che do il via ai miei progetti, andando a definire ogni spazio.

La quintessenza dell’eleganza è spesso il risultato di un’alchimia naturale: forme essenziali, spazi aperti e un numero limitato di materiali.

La riservatezza delle antiche porte, timide ma nate per essere aperte, per accogliere e lasciare entrare la luce, il vento, la vita.

La pietra, il legno. Sono tutto ciò che sa portare i segni del tempo con straordinaria bellezza.

Mi piace che materia, geometria e spazio convivano in armonia nella cornice di un’architettura responsabile e attenta alla sostenibilità.

Un’architettura, questa, che dialoga con la natura circostante. Spazio in cui i confini tra l’una e l’altra si fanno sempre più labili.

Scelgo materiali che non subiscono i segni del tempo, ma che ne assumono la patina. Quelli che sanno come invecchiare.

Siamo in un’abitazione in cui la personalità di chi la abita si rivela in ogni oggetto scelto con cura, che racconta una storia sedimentata nel tempo. Uno stile personale che si insinua tra le mura senza snaturare l’atmosfera originale.

C’è tutta l’umanità dei salentini racchiusa in queste costruzioni, che rappresentano un’esortazione alla pazienza e alla tenacia. Una metafora in pietra per dire che le grandi cose si fanno un passo alla volta.

Il fascino della pietra, così dura, variegata e irradiante. Si ripresenta a noi, in un eterno presente, riconoscibile ed identica a sé stessa, come quella del passato, ed attende di ricevere oggi una nuova valorizzazione.

I miei progetti nascono da un attento studio degli edifici storici e, quando si tratta di beni di questo tipo, sono d’obbligo il grande impegno e senso di responsabilità; ma è soprattutto la promessa di emozioni create da spazi meravigliosi a guidare il mio operato.

Vorrei che col passare degli anni in questo spazio fossero leggibili gli strati della storia, gli elementi originali e ciò che io, guardando alla coerenza dell’intervento, ho aggiunto.

Qui aleggia la piacevole sensazione di una casualità chic in cui perdersi. Oggetti che invogliano a scoprire le storie che ciascuno di loro ha da raccontare.

Un luogo dall’animo antico e autentico ma dalla verve attuale, dove il calore è un sentimento vivo che custodisce con cura le tracce del passato.

Gli ambienti di Palazzo Bellino sono tutti diversi e plasmati da elementi contemporanei in grado di interagire in armonia con l’importante contesto storico.

La bellezza del parquet. La mente pensa meglio e i piedi camminano con più leggerezza e calore.

Raccontare la storia di un luogo attraverso la vita degli altri appare difficile, ma in fondo l’architetto è come un regista che gira una sceneggiatura che non ha scritto.